Santagiuliana

La contrada Santagiuliana si trova ai piedi dell’omonimo Colle, sopra Recoaro Terme. La contrada è raggiungibile con vari mezzi di trasporto (auto, moto, bici), così come il colle, sul quale, però, è preferibile arrivare a piedi, seguendo un’antica tradizione di pellegrinaggio dei recoaresi, che venerano Santa Giuliana come compatrona di Recoaro. Alla Santa, in passato, sono state richieste con preghiere e, appunto, pellegrinaggi, grazie particolari (per esempio la fine della pestilenza o la conclusione della prima guerra mondiale). Da questa tradizione, ogni lunedì del mese, nella chiesetta dedicata a S. Giuliana (edificio sacro più antico della Conca di Smeraldo) viene celebrata la messa.

La contrada è abbastanza grande e abitata. Vi si trovano varie fontane (alcune ancora funzionanti) e un capitello che raffigura Santa Giuliana, Santa Agnese e la Vergine Maria.
Ritornando al colle, gli edifici più particolari sono la chiesa con il suo maestoso campanile che svetta nel cielo azzurro, il monumento ai caduti della prima guerra mondiale (presso il quale ogni anno, nella prima domenica di giugno avviene il raduno degli Alpini) e l’Hosteria.
Giuliana nacque nell’anno 285 circa a Nicomedia (ora Izmit – Turchia) da padre pagano e mamma non religiosa, Giuliana si sentì attratta dalla fede cristiana fin da bambina. Quando ebbe nove anni il padre, secondo la biografia della Santa, la promise sposa al nobile romano Eleusio. All’età di diciotto anni, la giovane Giuliana affermò che avrebbe sposato Eleusio soltanto se si fosse fatto battezzare. Padre e fidanzato la denunciarono come cristiana praticante e, per questo, fu condannata al martirio, che fu ordinato nel 304 dallo stesso Eleusio, divenuto nel frattempo Prefetto della città di Nicomedia.
Anche nella chiesa arcipretale di Recoaro, per sottolineare l’importanza della Santa nel culto dei recoaresi, viene rappresentato il suo martirio in un mosaico a vetro.
Il colle è un punto panoramico d’eccellenza di Recoaro: da lassù si possono, infatti, ammirare l’intera Conca e la corona delle Piccole Dolomiti che circondano Recoaro.
Ogni sera dal colle si spande a distanza il suono delle campane, ora elettrificate, che un tempo erano suonate a mano dal “campanaro” Marcello Santagiuliana: egli, più volte al giorno, in groppa alla sua fedele asina (la Jeja), saliva il sentiero che collega la contrada alla chiesa, per suonare le campane.
La celebrazione della Santa cade il 16 Febbraio: ogni anno, in questa ricorrenza, si svolge una sagra nell’ampio piazzale antistante la chiesa, con le tipiche spumiglie e le “sagre”, speciali biscotti preparati solo in questa occasione.

La devozione per Santa Giuliana è testimoniata anche da questa canzone in suo onore:

Santa Giuliana, vergine,
Santa Giuliana, martire,
a te Recoaro dona
il cuore e l’onore
Da quando i nostri padri ricorsero a Te
Tu dimostrasti loro amore e pietà
e noi che siam lor figli,
nei e mali e fra i dolor,
ancora a Te la prece con fede rivolgiam!

DARIA ANTONELLO, AURORA ZAZZINI
Scuola Secondaria di 1° grado
I.C. Floriani, Recoaro Terme

Elenco carri presentati alle varie edizioni della Chiamata di Marzo

Ringraziamenti

Ringraziamo sentitamente tutti i capicarro della XXI edizione e quanti hanno contribuito all’aggiornamento del sito con invio di foto e testi ricchi di notizie storiche, curiosità e testimonianze derivanti dalla tradizione recoarese. Un ringraziamento speciale agli alunni dell’Istituto Comprensivo “Floriani” (Scuola Secondaria di 1° grado) di Recoaro Terme, coordinati dalla prof.ssa Manuela Santagiuliana, che hanno collaborato attivamente e con entusiasmo alla realizzazione della sezione dedicata alle Contrade di Recoaro, con testi e foto personali.

Ringraziamenti e Riferimenti bibliografici

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Chiamata di Marzo XXI edizione 2018

Foto di Davide Massignani, vincitore del 1° premio del 3° Memorial Massimo Sala 2019 "Borghi e Folklore d'Italia" di Godiasco Salice Terme (PV)

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