I Contrabbandieri
Dalla metà del XIX secolo all’inizio della guerra del 1915-18, le zone di confine sulle nostre montagne furono interessate dal fenomeno del contrabbando. I contrabbandieri, nostri contadini montanari, cercavano la possibilità di una vita economicamente migliore, una vita che, a quel tempo, era al limite della sopravvivenza, caratterizzata da tanta miseria e tante malattie. Partivano questi uomini temerari con il carico sulla schiena e portavano sale, zucchero, alcolici, che scambiavano con caffè, tabacco e salgemma.
Alle volte portavano anche pecore o muli che nel territorio austriaco venivano pagati con ambiti marenghi d’oro. Questi viaggi erano però molto pericolosi, più di qualcuno pagò con la vita. Infatti spesso erano incalzati dalle guardie di finanza, per sfuggire le quali si inoltravano in passaggi pericolosi, imbattendosi anche in frane o valanghe, oppure erano coinvolti in scontri a fuoco a volte anche letali.
D’estate, a Recoaro, viene organizzata una escursione particolare lungo il Vajo dei Contrabbandieri (tra il Vajo Lovaraste e il Vajo Pellegatta) verso la corona rocciosa che delimita il Prà degli Angeli, per ripercorrere l’antico sentiero dei temerari contrabbandieri.