Se sonava e se balava
Fin dai tempi lontani, gli abitanti della contrada Storti erano conosciuti per la forte passione per la musica e il ballo. C’erano dei locali, le famose Ostarie, nelle quali quasi ogni sera si suonava e si ballava, ad eccezione del periodo Quaresimale, e dove arrivavano ragazzi e ragazze da varie zone della vallata, anche a piedi e a volte con il freddo e la neve, pur di ascoltare la musica e ballare in compagnia.
Fino agli anni Trenta nella nostra contrada esisteva un’orchestra con quaranta componenti, per la maggior parte formata da violini e fisarmoniche, diretta dal maestro Duilio Acqua.
A quei tempi la vita dei nostri nonni non era facile e non mancavano certo le difficoltà, ma animati da questa sana passione riuscivano per qualche momento a dimenticare le cose negative.
Per ricreare l’autentica semplicità del divertimento di una volta, riproponiamo vari tipi di danza come polka, valzer, tango e come il “ballo della traversa”.
Si inizia mano nella mano formando un cerchio, sempre danzando un giovane prende un grembiule, lo posa a terra davanti alla ragazza scelta, s’inginocchia di fronte a lei ed il cerchio si ferma. Se l’invito è corrisposto, la ragazza s’inginocchia per baciare lo spasimante e a sua volta riparte con il grembiule per scegliere qualcun altro di suo gradimento. Alla fine della musica, l’ultima persona non deve rimanere con il grembiule in mano, altrimenti viene deriso dal gruppo. Il ballo deve concludersi rigorosamente in coppia.
Per ricreare quel periodo, abbiamo lavorato molto, cercando di curare tutto nei minimi dettagli, dal carro dei musicisti, decorato con le rose rosse realizzate a mano dalle signore della contrada, ai costumi. Alcuni capi di abbigliamento sono originali, altri rifatti su misura, prendendo spunto dalle vecchie foto dei nostri bisnonni.
Il nostro gruppo ha partecipato ad ogni edizione della Chiamata di Marzo perché, oltre che a divertirci, vogliamo condividere con lo spettatore lo spirito gioioso degli abitanti della nostra contrada.
Dedicato agli amanti della musica e del ballo
Oggi è qui rappresentato
questo tempo ormai passato
Noi suoniamo e balliamo,
tutti insieme festeggiamo.
Ricordiamo i tempi passati
per far rivivere i nostri antenati.
Stavano insieme in compagnia
i malumori se ne andavano via.
Dalla Lena all’osteria c’era festa in armonia.
Oddio, è Peccato!
diceva il parroco scandalizzato.
Per far fronte a questo errore
pregavano ore e ore
Ogni occasione era buona
dopo aver recitato la “corona”.
Le ragazze belle e tirate
volteggiavano come fate
I giovanotti imbarazzati
erano un po’ impacciati.
Con discrezione e timidezza
ammiravano la tanta bellezza
I genitori con occhi attenti
tenevano d’occhio i pretendenti
Ecco, l’amore era sbocciato:
il matrimonio è assicurato.
Lieta notizia:…è nato il bambino!
E’ mai possibile che sia settimino?
Anna Storti