I Cantastorie
del Gruppo Storico Vicolo Mottana
Il gruppo è composto da giovani e giovanissimi, che ripropongono canzoni storiche legate ai temi trattati dal resto del Gruppo Storico Vicolo Mottana.
La presentazione del tema si avvale dell'accompagnamento strumentale ricco e armonioso di fisarmoniche, violini, con due giovanissime violiniste di 12 e 14 anni, flauti, mandolini, cembali, tamburi e chitarre.
Il repertorio comprende canzoni tradizionali degli emigranti, spesso malinconiche e tristi, e canzoni popolari, vivaci e festose, i cui testi e le cui melodie sono stati raccolti e trascritti dagli stessi componenti del gruppo, tramite studi e testimonianze mirate.
Il tutto assume così una rilevante valenza culturale, perché è frutto di ricerche compiute sul territorio che, attraverso la memoria degli anziani, hanno permesso recuperare canzoni che risalgono ai primi anni del 1900.
Tutti i costumi d'epoca indossati dai figuranti sono ricchi e ricercati, come si addice ad un gruppo di artisti: ci sono cappelli a cilindro e i tipici cappellini da donna elaborati e ricchi di piume e preziosi; gli abiti sono riccamente finiti, con pizzi, merletti e pellicce.
Anche le acconciature, il trucco sul viso delle donne, i gioielli e gli accessori sono rigorosamente ricercati e studiati per riproporre in totale armonia lo stile di fine 800 e dei primi del 900.
I cantastorie suonano e cantano, portando allegria e coinvolgendo nei loro canti anche il pubblico e gli altri gruppi.
Mamma mia dammi cento lire
Mamma mia dammi cento lire
che in America voglio andar...
Cento lire io te li do,
ma in America no no no.
Suoi fratelli alla finestra,
mamma mia lasséla andar.
Vai, vai pure o figlia ingrata
che qualcosa succederà.
Quando furono in mezzo al mare
il bastimento si sprofondò.
Il consiglio della mia mamma
l'era tutta la verità.
Mentre quello dei miei fratelli
è sta quello che m'ha ingannà.
Mentre quello dei miei fratelli
l'è sta quello che m'ha ingannà.