Croce Rossa a Recoaro
del Gruppo Storico Vicolo Mottana
Durante la prima Guerra Mondiale, a Recoaro entrarono in funzione quattro ospedali da campo: uno all’albergo Giorgetti alle fonti, un altro presso lo stabilimento idropinico militare, un terzo al Trettenero e l’ultimo al Varese. Nacquero numerosi accampamenti militari, negli immediati dintorni dell’abitato, e a supporto delle strutture sanitarie, sorsero quindi accampamenti e tende adibite a posto di medicazione e accoglienza dei feriti, chiamate tende di medicheria. Un gran numero di feriti e mutilati, soprattutto dalle zone dei più aspri combattimenti, come il monte Pasubio, il Novegno e la Vallarsa, vi affluivano in continuazione. A prestare opera di assistenza, vi era un folto gruppo di Crocerossine, alcune anche di Recoaro.
Secondo un rapporto ufficiale in una sola notte la popolazione del centro accolse, nel 1916, oltre 11.000 soldati.
Così il recoarese Dario Pozza, allora quattordicenne, descrive quegli anni nelle sue memorie:
Arrivano i soldati. La nostra casa è per tutta la guerra sede di comandi. Per primo il battaglione Vicenza del 6° Alpini, seguono i battaglioni Cervino, Aosta, Val Toce del 4° Alpini. Segue la brigata Liguria, 157° e 158° Fanteria, tutti combattono sul Pasubio da eroi. Intanto negli anni 1915, 1916, 1917, 1918, forestieri niente. Tutte le nostre case sono adibite ad alloggi per le truppe che vanno al fronte e che tornano dal fronte, per riposarsi e per sostituire i morti dei vari Reggimenti. L’albergo Varese viene sistemato a ospedale militare, così pure l’albergo Trettenero e così anche lo Stabilimento militare (ora scuole comunali). Intanto a Recoaro arriva il Genio militare e il Genio civile. Tutti siamo mobilitati per il lavoro dai 15 ai 60 anni, anche le donne…