Ciamar Marso
I bambini della contrada Storti intendono far rivivere una tradizione che ha radici molto antiche nel nostro paese: all’imbrunire dell’ultimo giorno di febbraio, i bambini per primi iniziavano a radunarsi in contrada, muniti di strumenti che producevano un forte chiasso; dopo cena, uomini e donne li raggiungevano e si univano a loro. Insieme formavano un corteo e si avviavano verso il paese.
I principali strumenti usati dai bambini e dagli uomini erano i corni, che servivano per richiamare gli abitanti delle contrade limitrofe, di cui non si avevano notizie da un lungo periodo, a causa dell’isolamento tra le contrade provocato dalle abbondanti nevicate dei mesi invernali.
Altri strumenti utilizzati erano le snàtere, le ciòche, i campanasi (campanacci), le coppe in legno, i bandòti (secchi usati per la mungitura) e altre cose più casalinghe come i quèrci (i coperchi delle pentole).
Tutti questi attrezzi servivano appunto per creare una sorta di festa, atta a risvegliare la vita e la natura addormentata, ma soprattutto per far tornare alle persone la voglia di vivere dopo il lungo inverno.
Accogliere la primavera in modo festoso con canti e suoni era per i bambini una necessità, un’esplosione di gioia dopo lunghi mesi passati in casa.
Cari visitatori, i protagonisti del nostro carro, dai più piccini ai più grandicelli, con la loro carica di vita e di gioia vogliono farvi sentire partecipi dell’arrivo della primavera.
I bambini della contrada Storti