Chiamata di Marzo 2020 a Recoaro Terme
Riprendendo le parole e i pensieri dei capicarro di questa XXII edizione della (mancata) Chiamata di Marzo, possiamo sicuramente dire che ci abbiamo messo il cuore, ci abbiamo messo il duro lavoro, ci abbiamo messo anche qualche lacrima, ma ognuno a modo suo ha voluto dimostrare l'amore per il proprio paese, per Recoaro Terme e per le sue tradizioni, che rappresentano e custodiscono la nostra storia e le nostre radici.
Dopo mesi di fervidi preparativi, di perfezionamenti che stanno rendendo questa manifestazione sempre più affascinante, magica, evocativa... la triste notizia: la XXII edizione della Chiamata di Marzo deve essere annullata.
Meno di 24 ore prima della partenza dalle sfilata, con ordinanza n. 19 del Comune di Recoaro Terme, a scopo precauzionale per mitigare il rischio di diffusione del "coronavirus", vengono annullate con effetto immediato la manifestazione e tutti gli eventi connessi.
Abbiamo sofferto pesantemente questa decisione di annullamento della nostra grandiosa sfilata.
Il dolore non è stato solo per chi doveva percorrere in pompa magna le vie del paese: è stato un dolore condiviso con esercizi commerciali, ristoranti e pizzerie, alberghi... lavoro sprecato, ingenti spese sostenute inutilmente, prenotazioni disdette, magazzini e stoccaggi pieni di merce e materiale... non avevamo più parole.
Ma il bello della nostra piccola comunità è questa: ci siamo sentiti vicini come non mai, abbiamo unito le forze per rincuorarci, abbiamo unito pensieri e sentimenti per rialzarci più forti di prima, pronti ad una prossima edizione che sarà ancora più bella!
Il Consiglio dell'associazione Ciamar Marso ha superato una Chiamata di Marzo con il diluvio, una Chiamata di Marzo con la neve, una Chiamata di Marzo annullata meno di 24 ore prima della sfilata: un momento difficile, mai incontrato prima, superato con dignità e forza, con una coesione e un'unione mai viste prima.
Un Chiamata di Marzo con gli occhi umidi ma con il cuore più grande che mai!
Dal web, un messaggio che riassume splendidamente la Chiamata di Marzo del 2020:
Quest'anno 2020, "bisesto e funesto" rimarrà negli annali di Recoaro, perchè, per la prima volta dopo oltre un secolo, la Chiamata di marzo è stata vietata dalle autorità.
Abbiamo colto i primi accenni di questa situazione senza precedenti sui social media appena dopo pranzo, il sabato 22 febbraio: "la Chiamata di marzo è annullata per via del coronavirus"! Ma nessuno voleva crederci. Uno scherzo di carnevale. Poi, intorno alle 16, un'altra riunione in municipio, e la conferma di quello che ormai si sapeva. La manifestazione è vietata per ragioni di salute pubblica.
Prima ancora di vedere l'ordinanza firmata, molti nelle postazioni fisse stavano già smontando gli allestimenti, caricando masserizie e cartelli sui camion. Occhi lucidi, atteggiamenti spavaldi, un po' di rabbia, molta fermezza. A meno di 24 ore dall'inizio della "Chiamata" si smobilitava, mentre mezzo paese assisteva incredulo.
Tanto tantissimo lavoro, risorse e soldi investiti, entusiasmo, impegno, creatività, aspettative... che peccato, che spreco!
Eppure, mentre l'ordinanza viaggiava in rete e la mostravano sulla porta del municipio, molti capi carro, organizzatori, cittadini già pensavano a come limitare il danno.
Il paese ha fatto a modo suo, senza la sfilata e la folla. L'appuntamento è passato tramite i gruppi WhatsApp, che sono stati uno strumento prezioso.
E così, in una mattina radiosa di domenica, che sarebbe stata perfetta per una Chiamata eccezionale, il paese e le contrade erano pieni di figuranti in costume, di bambine e bambini deliziosi con le gonnelle lunghe, gli scialletti, le mantelline, i cestini di fiori, le sgalmarete. E compagnie di ragazze e ragazzi fieri colorati e sorridenti passavano suonando e sbattendo a ritmo tamburi, cuèrci e bandòti.
Nelle corti, nelle contrade si sono messi a cuocere e mangiare insieme, suonare, ballare e far filò, vestiti come cento anni fa.
Gruppi in costume sono passati di contrada in contrada a scambiarsi saluti e sorprese, ad ammirare gli antichi attrezzi e mestieri.
La Chiamata di Marzo è andata in scena comunque, fino a notte.
Con pochissimi turisti, ma con tanti figuranti vestiti da turisti della Belle Epoque, e migliaia di protagonisti.
E così l'antico cuore pulsante si è fatto ascoltare, vigoroso, nella sua vallata.
Le radici hanno ripreso slancio, la primavera si è risvegliata.
Abbiamo tirato fuori la nostra bella forza, la voglia di trovare sempre una via d'uscita, traendo il meglio dalle circostanze.
Ci siamo sentiti uniti e ci siamo rinsaldati per i momenti che verranno, e li affronteremo comunque vada.
Hörtan vurbut! Forza, Cimbri!
Fonte: https://www.facebook.com/permalink.php?story_fbid=2218429155131052&id=1433943456912963